1915 Ingrid Bergman

Ingrid Bergman: nasce a Stoccolma, il 29 agosto 1915 † a Londra, il 29 agosto 1982 propio nel giorno del suo 67mo compleanno, "è stata un'attrice svedese". ("Italiana"!!!, Forse più che altre)
Nel corso della sua carriera recitò in numerosi film sia europei che statunitensi. Proveniente dal cinema svedese, ebbe la sua consacrazione con il film Intermezzo (1939), girato a Hollywood; in seguito ebbe ruoli importanti anche nel cinema italiano, diretta dal regista Roberto Rossellini.
Tra le sue interpretazioni di rilievo figurano quella di Ilsa Lund in Casablanca (1942) di Michael Curtiz e quella di Elena Huberman in Notorious, thriller di Alfred Hitchcock (1945);
nella maturità si segnalò per la caratterizzazione di Greta Ohlsson nel film Assassinio sull'Orient Express, che le valse un Oscar come migliore attrice non protagonista.Dopo dieci anni in America si recò in Italia, dove esordì con Stromboli terra di Dio (1950). Durante le riprese instaurò una relazione con il regista Roberto Rossellini, relazione che destò un grande scandalo, poiché entrambi erano sposati.
Rimase in Europa fino al 1956, anno del suo ritorno a Hollywood, dove vinse il suo secondo Oscar per il ruolo nella pellicola Anastasia.
Ingrid Bergman e i suio Oscar
Oscar alla miglior attrice 1945
Oscar alla miglior attrice 1957
Oscar alla miglior attrice non protagonista 1975

Dopo dieci anni in America si recò in Italia, dove esordì con Stromboli terra di Dio (1950). Durante le riprese instaurò una relazione con il regista Roberto Rossellini, relazione che destò un grande scandalo, poiché entrambi erano sposati.
Rimase in Europa fino al 1956, anno del suo ritorno a Hollywood, dove vinse il suo secondo Oscar per il ruolo nella pellicola Anastasia.
Nel 1978, reduce da una mastectomia, recitò in Sinfonia d'autunno per la regia di Ingmar Bergman, in quello che fu il primo incontro artistico dei due più grandi nomi all'epoca del cinema svedese, per il quale ricevette la sua ultima candidatura al premio Oscar.
Due anni dopo pubblicò la sua autobiografia Ingrid Bergman. La mia storia con la collaborazione di Alan Burgess. Nel 1981 fu protagonista in Una donna di nome Golda, biografia del primo ministro israeliano Golda Meir. Dopo una lunga battaglia contro il cancro al seno, morì a Londra il 29 agosto 1982, giorno del suo sessantasettesimo compleanno.
Vinse tre premi Oscar, due Emmy e un Tony. L'American Film Institute ha inserito la Bergman al quarto posto tra le più grandi star della storia del cinema.

Ingrid Bergman a 14 anni
Unica figlia di Justus Samuel Bergman, pittore e fotografo svedese, e della tedesca di fede ebraica Friedel Adler, perse la madre a soli due anni.
Trascorse un'infanzia solitaria con il padre fino ai tredici anni, quando, rimasta orfana, venne adottata da parenti, gli zii Otto e Hulda.
Grazie al lavoro paterno sin da bambina si abituò a stare davanti ad un obiettivo, essendo filmata in moltissime occasioni, sia di vita reale che di posa.
Nel corso della sua carriera Ingrid, oltre a tenere un diario, continuò ad usare una piccola macchina da presa per immortalare momenti di vita privata e il dietro le quinte dei set in cui lavorava.
All'età di 11 anni, visto per la prima volta uno spettacolo teatrale, ebbe una specie di illuminazione: sarebbe diventata un'attrice. Studiò alla scuola del Reale Teatro Drammatico (Kungliga Dramatiska Teatern or Dramaten) di Stoccolma e a diciannove anni, presentata dal medico Peter Lindstrom ad un dirigente dell'industria cinematografica svedese (Svenskfilmindustri), riesce ad ottenere una piccola parte ne Il Conte della città vecchia (Munkbrogreven, 1935); in questo suo primo film, inedito in Italia, Ingrid interpretò la cameriera di un modesto albergo della "città vecchia" di Stoccolma.
Ingrid nel suo primo film, Munkbrogreven,1935
Venne notata da Gustaf Molander, che intuendone le grandi doti, la lanciò: in soli quattro anni, dal 1935 al 1938, Ingrid interpretò così un'altra dozzina di film diretti dal regista finlandese, tra cui Intermezzo (1936), che sarà il suo passaporto per Hollywood, e Senza volto (En Kvinnas Ansikte), di cui verrà girato un remake con Joan Crawford nella parte della protagonista.
In realtà la casa di produzione non voleva scritturare Ingrid per "Senza volto", perché avrebbe avuto un ruolo cinico e malvagio, e insisteva perché interpretasse un altro film dello stesso regista. L'attrice, che considerava il ruolo della pellicola alternativa decisamente noioso, accettò la parte solo dopo aver avuto la conferma che avrebbe interpretato anche Senza Volto. Questa determinazione nel cercare ruoli significativi e nel rifiuto di ruoli imposti avrebbe contrassegnato anche il suo periodo americano.
La giovane attrice dimostrava elevata fotogenia e buona predisposizione per la macchina da presa ma, oltre al notevole fascino, possedeva bravura e carattere; nonostante avesse lavoro assicurato in patria, il desiderio di uscire dal ristretto ambito della cinematografia svedese la portò a sperimentare all'estero.
Nel 1938 colse l'occasione di lavorare a Berlino, chiamata dal regista Carl Froelich ad interpretare il film Quattro ragazze coraggiose. Ingrid era molto conosciuta ed apprezzata in Germania, e, avendo trascorso molte estati dai parenti della madre ad Amburgo, aveva una buona padronanza del tedesco, tanto che non fu necessario doppiarla.
In seguito la scelta di lavorare in Germania fu criticata, in quanto sembrava sottintendere un appoggio al nazismo, ma tutti i biografi confermano che all'attrice interessasse solo lavorare, e che non seguisse, se non distrattamente, la vita politica dei paesi nei quali visse; contrariamente alla connazionale Zarah Leander, non tornò più a lavorare in Germania.
Nel 1937 sposò Peter Lindstrom, da cui ebbe l'anno successivo la prima figlia, Pia Friedal (acronimo di Peter, Ingrid e Aron).
Il successo negli Stati Uniti;
Il produttore David O. Selznick, intenzionato a girare una versione statunitense di Intermezzo, la convocò negli Stati Uniti per offrirle un contratto allettante: per sette anni la Bergman avrebbe potuto scegliere personalmente i copioni da recitare, i registi e perfino i partner. Privilegi insoliti per l'epoca, ma che fanno capire quanto prestigio avesse raggiunto l'attrice, prima ancora di sbarcare negli Stati Uniti. È verosimile che Selznick avesse pensato a Ingrid Bergman come alla possibile erede di Greta Garbo, attrice di soli dieci anni maggiore di lei, ma che dopo il passaggio dal muto al sonoro si trovava nella fase discendente della sua carriera (di lì a qualche anno si sarebbe ritirata per sempre dalle scene). Ingrid rifiutò: il marito doveva terminare gli studi intrapresi (sarebbe diventato neurochirurgo) e la figlia aveva solo un anno, per cui firmò solo per un anno e con la clausola di poter tornare in patria se il film non avesse avuto successo.
Il remake di Intermezzo ottenne invece enormi consensi. Così, dopo essere tornata in Svezia e aver completato alcuni altri film, nel 1940 tornò negli Stati Uniti questa volta per un contratto a lungo termine, anche perché in Europa era già scoppiata la seconda guerra mondiale. Il produttore, contrariamente a quanto successo anni prima alle altre dive europee Greta Garbo e Marlene Dietrich, non le impose dei cambiamenti estetici, e la campagna pubblicitaria la presentò come una diva acqua e sapone. Il marito, rimasto in Svezia nell'eventualità di essere chiamato alle armi come riservista, la raggiunse qualche mese, ma non si trasferì ad Hollywood, bensì rimase con la figlia nella costa occidentale; l'attrice dovette dunque viaggiare continuamente per raggiungere la famiglia durante le pause di lavoro.
I primi film americani furono dei grandi successi e come consuetudine il produttore Selznick concedette Ingrid, così come altri attori sotto contratto con lui, a varie case di produzione ottenendo un ottimo tornaconto economico. Ingrid, che non si curava troppo di discutere questioni economiche, era ben felice di lavorare con attori famosi anche se cercava di scegliere ruoli di carattere e non di semplice innamorata. La MGM continuava a proporle ruoli di bella e brava ragazza innamorata, e per Il dottor Jekyll e mr. Hyde le offrì il ruolo della tenera fidanzata di Spencer Tracy, ma Ingrid, stufa di personaggi melensi, insistette ed ottenne il ruolo di Ivy, la cameriera vittima del mostro. 
Nel 1942 Selznick la concesse in prestito alla Warner per la realizzazione di un film a basso costo, diretto da Michael Curtiz, accanto a Humphrey Bogart: era Casablanca, destinato a diventare un classico di tutti i tempi. L'anno successivo Ingrid ricevette la sua prima nomination all'Oscar come migliore attrice per il film Per chi suona la campana (For Whom the Bell Tolls, 1943), girato per la Paramount in Technicolor. La prima scelta della casa di produzione era caduta su Vera Zorina, nonostante il parere negativo dello scrittore Ernest Hemingway, ma dopo l'abbandono di questa che mal di adattava alla parte venne chiamata proprio Ingrid.
L'anno successivo Ingrid vinse la statuetta per il thriller Angoscia (Gaslight, 1944). Al momento di ricevere la statuetta dichiarò di essere onorata di iniziare a lavorare con il miglior regista e il migliore attore di quell'anno, ovvero con Leo McCarey e Bing Crosby che, dopo il grande successo de La mia via, vollero realizzarne il seguito, Le campane di Santa Maria (The Bells of St. Mary's, 1945), proprio con la Bergman. Per questo film ricevette una nuova candidatura al premio quale migliore attrice senza però vincerlo.
Nel 1946 uscì Notorious; sul set il rapporto con il protagonista Cary Grant fu talmente buono che Ingrid lo considerò sempre uno dei suoi migliori amici, ma anche con il regista Alfred Hitchcock i rapporti furono ottimi. Di questo film è passato alla storia il bacio che, pur spezzettato da qualche battuta intermedia, detiene ancor oggi il record di quello cinematografico più lungo. Questo fu anche l'ultimo film che la Bergman girò con Selznick: Lindstrom convinse la moglie che il produttore l'aveva ampiamente sfruttata, incassando milioni di dollari in cambio di un compenso di soli 80 000 dollari annui, e così Ingrid firmò con una nuova casa di produzione per interpretare Arco di trionfo con Charles Boyer, dall'omonimo romanzo di Remarque. Il film, velleitario e confuso, non ebbe il successo sperato e l'attrice, che per anni aveva chiesto invano a Selznick di poter interpretare sullo schermo il ruolo di Giovanna D'Arco, decise di rischiare: costituì una società di produzione indipendente e, con un costo di ben cinque milioni di dollari (cifra astronomica per l'epoca), realizzò il suo Giovanna d'Arco (Joan of Arc, 1948), produzione ricca di costumi sfarzosi, di personaggi e di scenografie spettacolari.
Pur fruttandole la quarta nomination all'Oscar, il film fu un clamoroso fallimento. Anche il successivo Il peccato di Lady Considine non convinse il pubblico, nonostante in questo film tecnicamente molto difficile ci fosse una intensa e lunga scena senza stacchi. La delusione per l'insuccesso alimentò la convinzione della Bergman sull'eccessiva importanza che Hollywood attribuiva al lato commerciale del cinema, a scapito dell'aspetto artistico; nello stesso periodo la crisi con marito, che continuava a vivere e lavorare sulla costa occidentale si fece più acuta.
Ingrid Bergman con il marito
Roberto Rossellini
La carriera in Italia:
Spinta dall'amico Robert Capa, famoso fotoreporter col quale intreccia una breve relazione, Ingrid si interessa alla nuova ondata di cinema che viene dall'Europa ormai libera dalla dominazione nazifascista, e in particolare al neorealismo italiano. Dopo aver visto Roma città aperta rimane folgorata ma aspetta di vedere il secondo film e infatti dopo aver visto Paisà, scrive al regista italiano Roberto Rossellini una lettera rimasta famosa, e si dichiara pronta a recitare per lui:
« Se ha bisogno di un'attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo "ti amo", sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei... »
Rossellini non può lasciarsi scappare l'opportunità: nel cassetto ha un copione destinato in origine ad Anna Magnani, al tempo sua compagna, e ambientato a Stromboli. La Bergman è in Europa, impegnata nelle riprese di Il peccato di Lady Considine e il regista si precipita a Parigi, dove riesce a incontrarla e a proporle il progetto del film.
George Sanders e Ingrid Bergman in Viaggio in Italia

Ottenuto nel frattempo un finanziamento da Howard Hughes, grazie alla notorietà della Bergman, Rossellini riceve per telegramma una risposta positiva dall'attrice e, nel marzo 1949 parte la lavorazione di Stromboli (Terra di Dio). Il set è assediato da fotografi e giornalisti e cominciano a trapelare indiscrezioni sulla relazione sentimentale fra il regista e la sua interprete. Alla fine dell'anno la stampa pubblica la notizia della gravidanza della Bergman.
Per l'opinione pubblica americana è uno scandalo enorme: Ingrid Bergman, fino a quel momento considerata una santa, diventa improvvisamente una "adultera da lapidare" e la stampa la definisce Hollywood's apostle of degradation (apostolo della degradazione di Hollywood), montando a suo sfavore una campagna denigratoria senza precedenti. Il dottor Lindstrom chiede il divorzio e ottiene l'affidamento della figlia Pia, che a sua volta dichiara di non aver mai voluto bene a sua madre.
Nel 1950 Rossellini e la Bergman si sposano e nasce Roberto Rossellini jr, detto Robertino: nella clinica romana che ospita la puerpera devono intervenire le forze dell'ordine per sedare le folle di paparazzi e di curiosi. Intanto esce nelle sale Stromboli: in Italia avrà un buon numero di spettatori, attirati più che altro dalla curiosità, mentre negli USA il film registra un clamoroso fiasco, sia per l'atteggiamento sfavorevole dei media, sia per le pressioni dei finanziatori del film, che hanno preteso un montaggio che non rispecchia minimamente le intenzioni dell'autore.
Nel giugno 1952 nascono le gemelle Isotta Ingrid e Isabella; la Bergman riconquista lentamente le simpatie del pubblico, la stampa la ritrae in pose da casalinga e da mamma felice e la stessa attrice afferma di aver trovato finalmente la serenità a Roma, anche se i film che continua a girare sotto la direzione di Rossellini (tra cui almeno due vanno ricordati: Europa '51 e Viaggio in Italia) vengono ignorati dal pubblico.
 Il ritorno a Hollywood:
Nonostante abbia costruito una famiglia Ingrid ha voglia di tornare a lavorare, ogni tanto riceve delle proposte ma se non è lei a rifiutare è il marito a bloccarla, vuole essere lui il solo a dirigerla. Anni dopo la Bergman commentò che considerava buoni se non addirittura ottimi i film di Rossellini ma lei come attrice, nata nel teatro e con una lunga carriera statunitense alle spalle, mal si adattava allo stile improvvisato dei set del marito.
Ritorna in teatro con una lunga tourné europea con il personaggio da lei più amato Giovanna d'Arco al rogo nel 1953 in giugno al Palais Garnier di Parigi ed in al Teatro San Carlo di Napoli con Tullio Carminati, Marcella Pobbe, Miriam Pirazzini, Agnese Dubbini, Giacinto Prandelli e Piero De Palma diretta da Gianandrea Gavazzeni e nel 1954 al Teatro alla Scala di Milano con Memo Benassi, Cloe Elmo, Giuseppe Nessi, Prandelli, Gino Del Signore, Mario Carlin ed Enrico Campi diretta da Gavazzeni.
Nel 1956 la Bergman riceve dagli Stati Uniti una favolosa offerta da parte della Fox, per il ruolo di protagonista in una pellicola ad alto budget sulla superstite dell'eccidio della famiglia dello zar di Russia. Con questo ruolo, nel film Anastasia (1956), la Bergman fa il suo ritorno trionfale a Hollywood dopo lo scandalo, e vince l'Oscar come "migliore attrice" per la seconda volta. Non potendo essere di persona alla cerimonia, una parte della stampa infatti non aveva ancora dimenticato lo scandalo italiano, la statuetta viene ritirata dal suo grande amico Cary Grant.
L'unione con Rossellini è in crisi: il regista parte alla volta dell'India per realizzare un documentario e ne torna dopo qualche tempo con una nuova compagna, Sonali das Gupta. Ingrid intanto riprende a interpretare successi (i primi due titoli sono Indiscreto e La locanda della sesta felicità, entrambi usciti nel 1958) e conosce un impresario teatrale svedese, Lars Schmidt, che diventerà il suo terzo marito nel dicembre 1958.
Grazie a lui che possiede una piccola isola proprio di fronte alla cittadina di Fjällbacka l'attrice torna regolarmente in Svezia per passare le vacanze estive portando i figli della famiglia allargata.
Nonostante il grande successo e il perdono concesso dagli americani, Ingrid vuole restare vicino ai figli e si stabilisce prima a Parigi e poi a Londra. In questi anni continua ad alternare interpretazioni in film americani ed europei, ma nello stesso tempo si dedica anche al teatro e alla televisione salvo un intervallo di circa un paio di anni in cui si dedica completamente alla figlia Isabella che si era sottoposta ad un delicato intervento chirurgico necessario per curare la sua scoliosi e che prevedeva una lunga e dolorosa riabilitazione.
Gli ultimi anni della carriera:
Nel 1962 è ormai una donna sicura di sé, intervistata dalla giornalista italiana Oriana Fallaci, rivela di non temere la vecchiaia né tantomeno la morte, l'unica cosa che le preme è fare le sue scelte senza paura. Nel 1967 riceve una proposta dalla Svezia per un film a episodi Stimulantia e solo per poter tornare a lavorare con lei il regista Gustaf Molander con il quale aveva mosso i primi passi e ottenuto i primi successi, uscirà dal suo ritiro. Il film non ebbe un grande successo ma tutti i critici concordano che l'episodio migliore è proprio quello interpretato dalla Bergman e Gunnar Björnstrand tratta da La collana una novella di Guy de Maupassant.
Il suo terzo premio Oscar: (il primo come miglior attrice non protagonista) arriva per il suo ruolo nel film Assassinio sull'Orient Express (Murder on the Orient Express, 1975). I votanti hanno soprattutto ammirato la sua bravura nella lunghissima scena senza alcuno stacco dell'interrogatorio condotto da Poirot ma a questo proposito lei ha più volte dichiarato che ne Il peccato di Lady Considine aveva avuto un piano sequenza molto più lungo. Ritirando la terza statuetta, Ingrid dichiara pubblicamente che, secondo la sua opinione, l'Oscar sarebbe dovuto andare all'amica Valentina Cortese, candidata per Effetto notte di François Truffaut.
Nel 1978 arriva dalla sua madrepatria la proposta di lavorare assieme al più prestigioso dei registi svedesi: Ingmar Bergman. Come con Rossellini anni prima l'attrice aveva fatto presente al regista che avrebbero potuto girare un film assieme ma sono dovuti passare alcuni anni perché il sogno diventasse realtà. Ingrid accetta con coraggio una duplice sfida: reduce da un intervento chirurgico e da una pesante chemioterapia per un tumore al seno, decide di calarsi nel difficile ruolo di una madre cinica ed egoista che ha anteposto la sua carriera all'affetto per i figli. Sinfonia d'autunno (Autumn Sonata), per il quale riceverà la sua settima nomination agli Oscar e che costituisce la sua ultima interpretazione per il grande schermo, è considerata una tra le sue migliori prove di recitazione. Sul set i rapporti con il regista non sono stati facili come entrambi avevano previsto, ma il buonsenso e il rispetto reciproco hanno prevalso su ogni altra cosa.
La stella di Ingrid Bergman
sulla Hollywood Walk of Fame.
Nel 1980, mentre la malattia si manifesta nuovamente, Ingrid dà alle stampe il suo libro di memorie, scritto assieme ad Alan Burgess: Ingrid Bergman - La mia storia. Nello stesso anno, è la presentatrice del Lifetime Achievement Award ad Alfred Hitchcock, conferito dall'AFI. Nell'anno successivo recita per la televisione nel suo ultimo lavoro, una biografia del primo ministro israeliano Golda Meir per la quale riceverà un premio Emmy postumo nel 1982 come "migliore attrice".
Il 29 agosto del 1982, giorno del suo sessantasettesimo compleanno, Ingrid Bergman muore a Londra. Cremata in Svezia, le ceneri vengono sparse insieme a dei fiori sulle acque svedesi; l'urna, ora vuota, che le conteneva, si trova al Norra Begravningsplatsen (cimitero settentrionale) di Stoccolma. Per il suo contributo all'industria cinematografica, la Bergman ha una stella nella Hollywood Walk of Fame, all'altezza del numero 6759 di Hollywood Boulevard.
Poco prima di morire ha espresso il desiderio di non disperdere il suo enorme archivio personale e anni dopo i figli (grazie anche al regista Martin Scorsese secondo marito di Isabella e promotore del recupero e restauro delle pellicole) affidano l'archivio alla Wesleyan University, dove erano già presenti gli archivi di due importanti registi: Frank Capra e Elia Kazan.
Nel 2015, per festeggiare i 100 anni dalla nascita si sono svolte rassegne e retrospettive in tutto il mondo e per l'occasione la Svensk Filmindustri ha avviato un processo di catalogazione e restauro delle sue pellicole. In molti casi non è stato possibile trovare quelle originali degli anni 30, pertanto si è dovuto lavorare sulle copie degli anni successivi.
Filmografia, Cinema:
Ingrid Bergman con Gary Cooper
in Per chi suona la campana 1943

*1932:-Landskamp, regia di Gunnar Skoglund.
*1935:-Munkbrogreven, regia di Edvin Adolphson.
*1935:-Bränningar, regia di Ivar Johansson.
*1935:-Gli Swedenhielms (Swedenhielms Family), regia di Gustaf Molander.
*1935:-Notti di primavera (Valborgsmässoafton), regia di Gustaf Edgren.
*1936:-Intermezzo (Intermezzo), regia di Gustaf Molander.
*1936:-Verso il sole (På solsidan), regia di Gustaf Molander.
*1938:-Inquietudine (Dollar), regia di Gustaf Molander.
*1938:-Quattro ragazze coraggiose (Die Vier Gesellen), regia di Carl Froelich.
*1938:-En Kvinnas ansikte, regia di Gustaf Molander.
*1939:-En enda natt, regia di Gustaf Molander.
*1939:-Intermezzo (Intermezzo: A love story), regia di Gregory Ratoff.
*1940:-Juninatten, regia di Per Lindberg.
*1941:-Follia o L'ironia della beffa (Rage in Heaven), regia di W.S. Van Dyke, Robert B. Sinclair e Richard Thorpe (gli ultimi due non accreditati).
*1941:-La famiglia Stoddard (Adam Had Four Sons), regia di Gregory Ratoff.
*1941:-Il dottor Jekyll e mr. Hyde (Dr. Jekyll and Mr. Hyde), regia di Victor Fleming.
*1942:-Casablanca, regia di Michael Curtiz.
*1943:-Per chi suona la campana (For Whom the Bell Tolls), regia di Sam Wood.
*1943:-Swedes in America - cortometraggio.
*1944:-Angoscia (Gaslight), regia di George Cukor.
*1945:-Io ti salverò (Spellbound), regia di Alfred Hitchcock.
*1945:-Saratoga (Saratoga Trunk), regia di Sam Wood.
*1945:-Le campane di Santa Maria (The Bells of St. Mary's), regia di Leo McCarey.
Ingrid Bergman in Angoscia (1944),
 per il quale l'attrice ha vinto il suo primo
 Oscar alla miglior attrice.
*1946:-American Creed, regia di Robert Stevenson - cortometraggio.
*1946:-Notorious - L'amante perduta (Notorious), regia di Alfred Hitchcock.
*1948:-Arco di trionfo (Arch of Triumph), regia di Lewis Milestone.
*1948:-Giovanna d'Arco (Joan of Arc), regia di Victor Fleming.
*1949:-Il peccato di Lady Considine (Under Capricorn), regia di Alfred Hitchcock.
*1950:-Stromboli (Terra di Dio), regia di Roberto Rossellini.
*1952:-Europa '51 (Europa '51), regia di Roberto Rossellini.
*1953:-Viaggio in Italia, regia di Roberto Rossellini.
*1953:-Siamo donne terzo episodio, regia di Roberto Rossellini.
*1954:-La paura, regia di Roberto Rossellini.
*1954:-Giovanna d'Arco al rogo, regia di Roberto Rossellini.*1956:-Eliana e gli uomini (Eléna et les hommes), regia di Jean Renoir.
*1956:-Anastasia (Anastasia), regia di Anatole Litvak.
*1958:-Indiscreto (Indiscreet), regia di Stanley Donen.
*1958:-La locanda della sesta felicità (The Inn of the Sixth Happiness), regia di Mark Robson.
*1961:-Le piace Brahms? (Goodbye Again), regia di Anatole Litvak.
*1961:-Auguste, regia di Pierre Chevalier - cameo.
*1964:-La vendetta della signora (The Visit), regia di Bernhard Wicki.
Una Rolls-Royce gialla (The Yellow Rolls-Royce), regia di Anthony Asquith.
*1967:-Stimulantia regia di Hans Abramson e Hans Alfredson.
*1969:-Fiore di cactus (Cactus Flower), regia di Gene Saks.
Ingrid Bergman E Humphrey Bogart
in Casablanca
*1970:-Henri Langlois - documentario.
*1970:-Passeggiata sotto la pioggia di primavera (Walk in the Spring Rain), regia di Guy Green.
*1973:-Il segreto della vecchia signora (From the Mixed-Up Files of Mrs. Basil E. Frankweiler), regia di Fielder Cook.
*1974:-Assassinio sull'Orient Express (Murder on the Orient Express), regia di Sidney Lumet.
*1976:-Nina (A Matter of Time), regia di Vincente Minnelli.
*1978:-Sinfonia d'autunno (Höstsonaten), regia di Ingmar Bergman.
Filmografia, Televisione:
*1963:-Hedda Gabler, regia di Alex Segal (1963) *1966:-La voce umana (The Human Voice), regia di Ted Kotcheff.
*1982:-Una donna di nome Golda, regia di Alan Gibson.
Film e documentari su Ingrid Bergman:
*1965:-Le dee dell'amore (The Love Goddesses) documentario di Saul J. Turell - filmati di repertorio.
Doppiatrici italiane:
Ingrid Bergman interpreta Constance Middleton
nella piece The Constant Wife.
Lydia Simoneschi: in, La famiglia Stoddard, Il dottor Jekyll e Mr. Hyde, Per chi suona la campana, Angoscia, Le campane di Santa Maria, Io ti salverò, Notorious - L'amante perduta, Arco di Trionfo, Il peccato di Lady Considine, Europa '51, Viaggio in Italia, La paura, Eliana e gli uomini, Anastasia, Indiscreto, La locanda della sesta felicità, Le piace Brahms?, Una Rolls-Royce gialla, Hedda Gabler, La voce umana, Intermezzo (ridoppiaggio), Follia (ridoppiaggio)Rita Savagnone: in, Assassinio sull'Orient Express, Sinfonia d'autunno, Il peccato di Lady Considine (ridoppiaggio)
Dhia Cristiani: in, Giovanna d'Arco, Stimulantia.
Laura Rizzoli: in, Fiore di cactus, Nina.
Giovanna Scotto: in, Casablanca.
Marzia Ubaldi: in, Una donna di nome Golda.
Liliana Sorrentino: in, Il dottor Jekyll e Mr. Hyde (ridoppiaggio)
Vittoria Febbi: in, Per chi suona la campana (ridoppiaggio 1978)
Claudia Balboni: in, Per chi suona la campana (ridoppiaggio 2003)
Ludovica Modugno: in, Angoscia (ridoppiaggio)



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